Capita spesso di confondere il contenuto con il contenitore, il bicchiere con il vino, l’involucro con la sostanza. Viviamo immersi in una cultura che ci spinge costantemente a stare in superficie, appiattiti sulle pareti dell’esistenza, mimetizzati tra le immagini e le apparenze. Questo ci porta a rincorrere gli effetti, le sensazioni, saltando compulsivamente alla ricerca di brevi scariche di vita, per sentirci qualcuno o qualcosa in più.
Così, l’uomo moderno, svuotato e smarrito, perde la sua capacità umanizzante di imprimere senso alle cose e chiede alle cose di dargli un senso…ma è un senso effimero, usa e getta…che non può bastare…